Nasce a Garbatella una comunità energetica rinnovabile

Un gruppo di cittadini ha costituito un collettivo per la produzione e la condivisione di energia solare. Il progetto è stato supportato da fondi regionali.

Wednesday, 09 April 2025 at 16:49 — A cura della Redazione de Il Quotidiano Civico

Nasce a Garbatella una comunità energetica rinnovabile

Nel cuore del quartiere Garbatella è nata una nuova comunità energetica rinnovabile, formata da un gruppo di cittadini che hanno deciso di unirsi per produrre, condividere e consumare energia da fonti sostenibili. Il progetto è il primo del genere a Roma ad essere interamente autogestito a livello di quartiere.

Il fulcro dell’iniziativa è rappresentato da un impianto fotovoltaico installato sul tetto di una scuola pubblica, messo a disposizione dal Municipio VIII. L’energia generata viene immessa nella rete locale e redistribuita tra i membri della comunità, riducendo significativamente le bollette.

I promotori dell’iniziativa hanno seguito un percorso formativo con Legambiente e con il supporto tecnico del GSE (Gestore dei Servizi Energetici), per imparare a gestire gli aspetti normativi e tecnici della condivisione energetica.

Possono aderire alla comunità sia residenti privati sia attività commerciali del quartiere. Ogni nuovo membro sottoscrive un accordo di partecipazione e beneficia di incentivi economici sotto forma di compensazioni sulla bolletta elettrica.

Il progetto prevede anche attività educative rivolte alle scuole e ai centri anziani, con laboratori su energia, sostenibilità e cambiamento climatico. L’obiettivo è costruire una cultura diffusa della responsabilità ambientale.

Uno degli aspetti più innovativi della comunità è l’utilizzo di una piattaforma digitale per monitorare in tempo reale la produzione, il consumo e la condivisione dell’energia, favorendo la trasparenza e l’autonomia gestionale.

Il Comune di Roma guarda con attenzione al modello Garbatella, e ha annunciato un piano di estensione delle comunità energetiche in altri municipi, in particolare in quelli con alti livelli di vulnerabilità energetica.

Secondo gli esperti, questo tipo di aggregazione rappresenta una delle strategie più efficaci per accelerare la transizione ecologica e ridurre la dipendenza da fonti fossili, rafforzando al contempo i legami sociali all’interno dei territori.

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