Il Comune approva il piano per la nuova linea tram a Roma Sud
Il progetto, che collegherà Laurentina a Trastevere, è stato finanziato con fondi europei e punta a ridurre il traffico e migliorare la mobilità sostenibile.
Tuesday, 29 April 2025 at 18:12 — A cura della Redazione de Il Quotidiano Civico

All’aeroporto di Roma Fiumicino, in una mattina apparentemente tranquilla, due donne sono state fermate dai funzionari della dogana durante un controllo di routine. L’intervento è scattato nel momento in cui le agenti hanno notato un comportamento nervoso da parte delle viaggiatrici, appena atterrate da un volo proveniente dall’est Europa. I controlli sul bagaglio hanno evidenziato una discrepanza nel peso dichiarato, facendo scattare un’ispezione approfondita.
All’interno di una delle valigie è stato trovato un doppio fondo abilmente realizzato, contenente numerosi fasci di documenti. Una volta aperti, è emerso che si trattava di mazzette di banconote in euro, suddivise in tagli da 100 e 200. La seconda valigia, appartenente alla complice, conteneva una struttura analoga, con ulteriore denaro nascosto con le stesse modalità.
Il valore complessivo è risultato superiore al milione di euro, una somma ben al di sopra dei limiti consentiti per il trasporto in contanti senza dichiarazione. Le due donne, entrambe di cittadinanza italiana ma residenti all’estero, non sono state in grado di fornire una spiegazione plausibile sull’origine e la destinazione del denaro.
Durante l’interrogatorio preliminare, le arrestate hanno fornito versioni contrastanti tra loro, alimentando i sospetti degli investigatori. Una delle due ha dichiarato che il denaro era frutto di un’eredità ricevuta di recente, ma non ha presentato alcun documento a supporto. L’altra ha parlato vagamente di un investimento immobiliare.
Il Ministero dell’Interno, attraverso il Nucleo di Investigazione della Guardia di Finanza, ha subito avviato un’indagine per ricostruire i movimenti bancari e i contatti delle due donne. Si sospetta un possibile coinvolgimento in attività di riciclaggio, con ramificazioni in più paesi europei.
Nel frattempo, il sequestro è stato convalidato dal Tribunale di Roma e le indagate sono state trasferite in una struttura carceraria in attesa dell’udienza preliminare. L’accusa al momento è di riciclaggio e trasporto illecito di capitali, reati che prevedono pene severe secondo il codice penale italiano.
Il caso ha attirato l’attenzione dei media anche per le modalità con cui il denaro è stato occultato. Gli agenti doganali hanno sottolineato la sofisticazione della tecnica usata, segno, a loro dire, di un’organizzazione ben strutturata alle spalle delle due donne.
Secondo fonti interne, è in corso una cooperazione con Europol per verificare eventuali connessioni internazionali. I telefoni e i dispositivi elettronici sequestrati verranno analizzati nelle prossime settimane, alla ricerca di ulteriori elementi utili alle indagini.
La Procura di Roma ha emesso un comunicato sottolineando l’importanza della vigilanza negli scali aeroportuali, dove ogni giorno transitano milioni di euro tra valute, merci e beni dichiarati. L’episodio rappresenta, secondo le autorità, un successo nella lotta contro i traffici illeciti.
Le indagini proseguono nel massimo riserbo. Intanto, gli inquirenti stanno raccogliendo testimonianze da parte del personale aeroportuale e visionando le immagini di videosorveglianza per ricostruire nel dettaglio i movimenti delle due donne sin dal loro arrivo allo scalo romano.